HUTHSEPSUTH La Regina-Faraone

HUTHSEPSUTH  La Regina-Faraone


Questa figura di Regina ha sempre affascinato studiosi e scrittori  e di lei si è molto discusso e si continua a farlo. Dei fatti che la riguardano, la versione più attendibile ed universalmente  accettata da studiosi ed egittologi è, forse, quella che segue.
Figlia del faraone Thutmosis III, della XVIII Dinastia, sposò, come consuetudine, il fratello Thumosis II. Alla morte di questi, essendo l’erede, il futuro, grande faraone Tutmosis III, ancora troppo giovane per governare il Paese, la Regina ne assunse la Reggenza.
Huthsepsut, però, non si accontentò di questo ruolo e quel che seguì fu uno degli esempi di intrighi di corte più clamorosi della storia.
Attraverso una messa in scena assai teatrale, occupò il trono senza colpo ferire e vi regnò per più di 20 anni come Regina-Faraone. Un mattino, mentre officiava in onore del dio Ammon, questi le apparve e, fra tuoni, fulmini e saette, così proclamò (pressappoco):
“In Te voglio compiacermi, figlia mia. Da oggi il tuo nuovo nome sarà Kem-hut-Ra: Colei che regna su Kem (Egitto) con il favore di Ra.”
Donna bella, colta e ambiziosa, era dotata anche di una acutezza politica e molte furono le riforme sociali da lei introdotte nel Paese. Era anche molto coraggiosa. Si narra che da bambina il padre la portasse spesso a caccia con sé.
Nell’assumere il potere, (si dice) si attaccò alla schiena la coda del leone da lei stessa cacciato e si pose al mento la “barba rituale”, per mostrare di essere coraggiosa e capace non meno di un uomo.
 

A sostenerla in questo progetto c’era, naturalmente, una corte di fedelissimi, sia a Palazzo Reale che al Tempio di Ammon. Primo fra tutti, fu Senenmut, architetto e Gran Dignitario, da cui ebbe anche una figlia: Nefrure, che in seguito fece sposare all’erede, Thutmosis III.
Per la sua tomba non scelse la Set-Maaty (Sede della Giustizia), oggi meglio conosciuta con il nome di “Valle dei Re”, dove erano sepolti tutti i Sovrani, ma non volle neppure la Set-Nefrure,(Sede della Bellezza) dove erano sepolte le Regine. Lei scelse un sito diverso, l’attuale Deir-el-Bahari, dove si fece costruire uno dei più straordinari Complessi Funerari: il Sublime dei Sublimi.
Sulle pareti e sulle colonne fece trascrivere la sua storia, quelle delle sue conquiste militari e, soprattutto, l’accoglienza, alla nascita, da parte del dio Ammon, Patrono di Tebe, che la riconosceva come  “Sua Figlia” e ne legittimava il diritto ad occupare il trono d’Egitto.
Morì all’età di 60 anni circa, dopo quasi 22 anni di regno.
La tradizione vuole che il successore, dopo la sua morte, si sia accanito nel voler cancellare di lei perfino la memoria, per vendicarsi di averlo per così tanto tempo tenuto lontano dal trono. In realtà, il faraone Thutmosis III, fece vaghi cenni, in alcune iscrizioni, ad un “periodo di disaccordo” con la Regina.
Certo è che non era facile far cancellare tutte le iscrizioni dai colossali monumenti fatti erigere dalla Regina; più devastante fu l’intervento del faraone Akhenaton, che ordinò di cancellare il nome di Ammon da tutti gli edifici del Paese, compresi quelli della Regina-Faraone.