I SOPRAVVISSUTI - Capitolo 18

I SOPRAVVISSUTI   -   Capitolo   18

 

 

Il primo a ritrovare l’uso della parola fu Falco.

<< Ma che cavolo … quelli sono ruderi … ruderi di una casa, di una casa in mattoni!>>

<< L’analizzatore dichiara il materiale : marmo >> rispose Kyra. Lupo si avvicinò con fare reverenziale alla macchina.

<< E questa … questa è un’auto … quello che resta di un’auto >>

<< Chi ha scoperto questo posto ? >> chiese Falco ammirando il tutto.

<< Lo hanno scoperto Dino ed i suoi amici qui presenti … meriterebbero un premio>>

Quella parola, “ premio “, fece tornare il sorriso sulle faccine dei bambini, precedentemente un po’ scocciati che il loro amico avesse confidato, e proprio a quella gente, il loro piccolo grande segreto. Uno di loro prese coraggio.

<< Veramente ? veramente ci dareste un premio ? >>

Kyra rise e promise << Se i vostri genitori acconsentiranno, io in persona vi insegnerò ad usare i razzi di volo >>

I quattro bambini cominciarono a saltellare felici, facendo girotondo intorno a Kyra che rideva, a sua volta felice.

Falco e Lupo giravano e rigiravano intorno alla vecchia carcassa.

<< Potremmo ripulirla, risistemarla un po’ … con i razzi di volo potremmo provare a riusarla >> sentenziò Falco.

<< Altroché … >> confermò Lupo << … e poi riprodurla … sarebbe non solo un validissimo aiuto per gli spostamenti, ma anche un aggancio ad un passato che ritorna >>

Finito il primo momento di euforia, Kyra portò il discorso su qualcosa di più concreto.

<< Intanto dovremo dirlo a Cleto e a tutti gli altri, poi scavare … con i nostri strumenti non faticheremo molto e faremo in fretta … qui ci sono questi pochi ruderi, ma è probabile che sotto ci sia dell’altro e comunque … dobbiamo mettere alle strette Minnie e Kytti , cercare di capire che caspita è effettivamente accaduto circa 400 anni or sono. Questa doveva essere una zona molto popolata … dobbiamo continuare a cercare … in superficie e sotto >>

<< Potremo anche riprodurre i mattoni … >> asserì Lupo << … si potrebbero fare case più alte, più grandi e non solo case … questo marmo ha superato prove molto rigide, deve essere molto duro, resistente >>

<< Intanto dovremmo cercare un macigno >> disse Falco

<< Un macigno ? >> chiese Kyra.

<< Sì. Dando notizia di questo ritrovamento tutti vorranno venire a vedere … questo va più che bene, ma è troppo importante quello che c’è e quello che potrebbe ancora esserci perché persone spinte da sola curiosità o dalla cupidigia di avere un reperto del passato possano esser spinte a fare, vogliamo chiamarli prelievi ? >>

<< Giusto, con i nostri razzi potremo spingerlo facilmente e chiudere l’accesso per riaprirlo, poi, solo agli … come si dice ? agli addetti ai lavori ? >>

Lupo aveva parlato molto seriamente, Kyra vide le faccine dei piccoli rabbuiarsi

<< Tranquilli bambini, “zio” Lupo vuole fare il direttore dei lavori, ma ricordati Lupo che di questi lavori faranno parte anche loro quattro, gliel’ho promesso >>

Lupo sorrise carezzando le piccole teste e li rassicurò.

<< Ogni promessa è debito, non temete. Adesso però torniamo … anche oggi la nostra quota di scoperte è stata rispettata ed ora … tutti a mangiare. Kyra, Viola e gli altri ci hanno invitato a mangiare tutti insieme … non facciamoli aspettare e non lasciamo che quelle prelibatezze si raffreddino.

Come al solito il pranzo fu onorato al meglio. Kyra si soffermò a pensare come fosse piacevole stare così, tutti insieme. L’allegria era spontanea e contagiosa … sì, si trovava proprio bene ormai e, anche se stranamente, non sentiva minimamente la nostalgia di T/2. Era come se appartenesse di nuovo a quel posto, come se le sue radici, un tempo sradicate, avessero di nuovo attecchito.

Lupo attrasse la sua attenzione.

<< Pensierosa ? >>

<< Pensavo … sto bene qui Lupo, mi trovo … mi trovo “ a casa “ >>

<< Mi fa piacere sentirtelo dire … in fondo è quello che provo anch’io. Inoltre non ci si annoia di certo. Vedi questa mattina. Usciti solo per prendere le coordinate e non solo vediamo il mare, ma anche … un coso abnorme >>

<< A proposito … ne hai già parlato ? >>

<< Lo stavo per fare quando tu  hai requisito me e Falco per l’altra scoperta. Come avremo finito, ne parleremo insieme >>

E’ così che passò gran parte del pomeriggio. L’animale aveva attratto l’attenzione di tutti  presenti, fino a che Kyra, Lupo e Falco non misero “ sul tavolo “, l’ ancora più strabiliante scoperta. A quel punto, però, intervenne Minnie.

<< Quello che avete scoperto, i ruderi, la macchina, potrebbe essere una conseguenza della nostra di scoperta, mia e di Kytti. L’analisi della roccia presa nella gande caverna ci rileva una datazione diversa da quella che pensavamo >>

<< Cioè ? >> chiese Lupo.

<< La catastrofe è avventa circa 400 anni fa, ma la caverna denuncia un’età di circa 300 anni. Quindi, prima, chi si è salvato, gli antenati di Cleto e degli altri, si è salvato grazie ad un altro rifugio … quei ruderi per esempio. Grazie alle mappe che abbiamo, la formazione del globo terracqueo, ora, è di tre ammassi di terra, il resto è mare. Dobbiamo considerare che lo sconvolgimento avvenuto ha rimescolato le terre, sia quelle emerse che quelle restate tali. Si saranno avvicinate, scontrate … nel sottosuolo non è che non avranno sentito proprio nulla, avranno cercato altri posti … questo supponiamo >>

<< In effetti … >> riprese Kyra << … i ruderi non sono molto distanti da qui >>

<< Ne vorrei parlare anche con Cleto … possibile che i loro antenati non abbiamo lasciato nessun ricordo di un periodo che bello non deve proprio essere stato ? >>

<< Si sta avvicinando l’ora del collegamento e non dovrebbe mancare molto all’arrivo della gente di Sigis … vorrei parlarne con Cleto, ma dopo, che ne dite ? >>

<< Certo farlo ora … non abbiano molto tempo >> intervenne Falco.

Kyra si era un po’ innervosita << Ma possibile che la parola d’ordine sembra essere sempre “dopo” ? facciano tre scoperte importanti e noi che diciamo ? ne parliamo dopo ! non dico che si debba stare ore a discuterne, ma almeno un accenno ! >>

Lupo guardò gli altri e poi si rivolse, cercando di mantenere la calma e la pazienza, a Kyra.

<< Il tuo disappunto è più che valido, ma dobbiamo centellinare il tempo. Sono talmente tante le cose da fare … a cosa servirebbe dare ora a Cleto un accenno di tutto questo ? è chiaro che ci farebbe delle domande e noi dovremmo pur dare delle risposte … e tutto il resto ? non manca molto poco all’appuntamento per il collegamento e poi arriveranno gli altri … faremo in maniera che dopo la sistemazione parleremo con lui. Adesso andiamo al computer >>   

Per niente convinta ed intenzionata a ritornare sull’argomento, Kyra seguì gli altri.

Nella grande tenda, si sistemarono tutti intorno al tavolo sul quale era stato messo “ Timido “ e, nonostante mancassero ancora dei minuti, Lupo accese il vecchissimo strumento. Gracchii e gracchii fecero temere il peggio, ma all’improvviso udirono la voce di Leone.

<< Mi sentite ?>> << Sì padre, ti sentiamo >> << Abbiamo deciso di partire domani, il nostro domani, Lupo, puoi darmi quelle coordinate ? >> Lupo lo fece e poi tornò a chiedere << Leone, sei certo che Saggio non sospetti nulla ? dà a te l’incarico di un viaggio di routine su Pianeta Nullo ? e poi, non ti assegna i nuovi custodi, non solo, ma ti chiede di scegliere tu le persone che porterai ? inoltre ti mette al comando di un’astronave Maxi ? queste sono solo alcuni dei dubbi che ci sono venuti >>

<< Lupo … non mi è dato di sapere cosa frulli nella mente di Saggio. Quello che so è che questa è un’opportunità che non ci vogliamo far fuggire. Non ci saranno più missioni su T/1 e la prossima su Pianeta Nullo sarà solo tra un anno … non ci possiamo permettere di attendere così tanto tempo … Saggio è molto, ma molto cambiato, a volte sembra invasato … invasato di potere. Per noi raggiugervi su T/1 significa poter lavorare per salvare la gente di T/2. E’ un rischio ? ebbene rischieremo, ne siamo tutti consapevoli. Il piano stabilito ci sembra ottimo, non dovremmo correre rischi particolari. Devieremo la rotta solo quando non potremo essere controllati e questo è un vantaggio. Una volta nell’atmosfera terrestre sarà possibile per noi, con gli strumenti che abbiamo, anche catapultarci fuori. Allora, come detto, partiremo domani … dovremmo arrivare per il vostro dopo domani, mattinata. Lì ? tutto bene ? >>

<< Sì … >> rispose Lupo << … abbiamo scoperto tre cose oggi : un mare, un animale acquatico enorme ed i resti di un’abitazione e di una macchina di secoli fa.

Inoltre, non ne abbiamo la certezza, ma vicino al mare dovrebbero esserci altri esseri umani. Quella specie di pescione aveva paura di noi >>

<< Di che pescione si tratta ? >> << Non lo sappiamo. Gli analizzatori ci dicono che si può mangiare, ovvio che lo abbiamo addormentato per studiarlo meglio, ma è talmente grande che si è svegliato prima dei trenta minuti stabiliti. Ha pinne, ma anche un foro sulla testa … ci siamo ricordati delle immagini viste sui nostri display a scuola … secoli fa c’era un mammifero acquatico che chiamavano “ balena “ , ma questo sembra più grande e più aggressivo >>

<< Usate i razzi anestetizzanti per un periodo più lungo e studiatelo meglio, può essere interessante anche sapere se effettivamente ci siano degli umani da quelle parti. Invece la scoperta dei resti addirittura di una macchina di quell’epoca … cavoli, questo vi potrebbe essere ancora più utile. Comunque, se tutto andrà bene, ne parleremo a voce … c’è altro di cui vorreste parlarmi ? >> uno sguardo in giro e Lupo rispose << No padre … solo … fate attenzione >>

La comunicazione si chiuse così, un nodo in gola a tutti. La risposta di Leone era stata chiara : il rischio c’era. Il rischio che Saggio volesse eliminare tutti i componenti della Maxi, Maxi compresa.

Nessuno parlò. Lupo si alzò di scatto << La gente di Sigis, se non è già arrivata, sarà a momenti … vado nello slargo ad attenderli >>

Ognuno si dedicò alle proprie cose, ma dopo poco si sentì chiara la voce di Pastore

<< Ehilà ! eccoci ! ce l’abbiano fatta ! >>

Diversi carri trainati dai cavalli prestati da Cleto, si fermarono appena fuori il cerchio delle tende. La gente cominciò a scendere, guardinga, timorosa. Solo Sigis e Clarence, ormai un po’ più disinvolti raggiunsero Lupo e Kyra.

Lupo si rivolse subito agli altri << Benvenuti, abbiamo approntato tende per voi contenenti tutto quello che vi potrà servire >>

Cleto si era avvicinato a Lupo ed anche lui diede il benvenuto ai nuovi arrivati. Poi sia i terranauti che la gente di Cleto si diedero da fare per aiutare quelle persone a sistemarsi, cominciando, in questo modo a conoscersi.

Lupo chiamò Falco e Kyra ed insieme a Cleto, parlarono nuovamente dei fatti della giornata.

<< Non so cosa dirvi … >> prese a dire Cleto a racconto ultimato << … non abbiamo nulla in merito a sconvolgimenti successivi e tanto meno sapevo di quella caverna, di ciò che contiene. I bambini non mi hanno detto nulla … potrei vederla ? >>

<< Certo Cleto … >> rispose Lupo << … domani ci torneremo e, se vorrai, verrai con noi >>

Il colloquio sarebbe finito lì, se non fosse che Kyra azzardò una domanda.

<< Cleto … si sa nulla di Raro ? >>

<< No … non si sa nulla >>

<< E Nani ? >>

<< Noi non abbiamo prigioni … non ci servono, non ci sono mai servite prima d’ora. Nani è nel suo alloggio, fuori, uno dei miei uomini, controlla che non esca >>

<< Anche ora ? con il trasloco ? >>

<< Quando tutti avranno il loro alloggio e saranno risaliti, allora … penserò a come sistemare Nani >>

<< Le hai chiesto perché ha offerto quelle bacche a Falco ? >>

<< Sì, ma mi ha risposto che non credeva fossero velenose >>

Lupo interruppe i due << Cleto, ritengo sia il caso di riposare tutti ora. Vai pure … domani vorrei mandare qualcuno dei miei a caccia … non è giusto siate sempre voi ad offrire … potrei chiederti se qualcuno dei tuoi potesse accompagnarli ? >>

<< Ma certo. Ti manderò due dei miei migliori cacciatori. Fiutano la selvaggina in un modo incredibile … a domani Lupo, a domani Kyra >>

Kyra aveva notato il cambiamento d’umore di Lupo dopo la conversazione con Leone. Si era come chiuso in se stesso, come se non facesse altro che pensare alle parole del padre – se c’è da rischiare, si rischierà – anche il giorno successivo, non partecipò all’euforia generale. I nuovi arrivati avevano portato come una sferzata di allegria : la gioia di trovarsi con altri, di avere degli alloggi più dignitosi, la sorpresa di potersi esprimere tutti con la stessa lingua, li rendeva felici e la felicità divenne contagiosa per tutti, per tutti, ma non per Lupo.

Avevano appena consumato la prima colazione con le loro barrette energetiche, che Lupo, rivolgendosi a Kyra, non chiese, stabilì << Andiamo, Kyra … Falco e Cigno verranno con noi sia al mare che alla caverna, dove, intanto, scenderanno Minnie,  Kytti e Cleto. Ragazze, prendete dei campioni di roccia e di terra. Portatevi i razzi di profondità e vedete cosa c’è sotto … ah, dimenticavo, se i genitori dei bambini accetteranno, portateli con voi, glielo abbiamo promesso. Gli altri … tu Nemo e tu Pastore andrete con degli uomini di Cleto a caccia, gli altri … vedete se la gente di Sigis ha necessità di aiuto per sistemarsi. Ieri era tardi ed è stato fatto tutto in modo un po’ provvisorio >> nessuno contestò nulla, nessuno provò minimamente a dire la sua in merito. Quando Lupo aveva quella faccia … era meglio non contraddirlo. Anche Kyra non commentò, si armò di tutti i razzi e raggi che potevano essere utili e volò con Lupo e Falco verso il mare.