La leggenda di Crimilde e Sigfrido

La leggenda di Crimilde e Sigfrido
 
 
 
 
 
Questa storia fa parte sia della della mitologia nordica d'Islanda che di quella tedesca del popolo dei Nibelunghi e si sviluppa attraverso numerose, frastagliate leggende.
Inizia quando l’eroe Sigfrido,  principe di Niederland, giunge alla corte dei Burgundi, dove regna Gunther.  per conoscere Crimilde, sorella  del re,  la cui bellezza è un richiamo per molti cavalieri. Sigfrido è un grande eroe, che ha compiuto  grandi imprese: ha combattuto, vinto e ucciso il drago Reginn, nel cui sangue si è bagnato rendendosi invulnerabile, salvo una spalla su cui si era posata una foglia. Ha conquistato la Spada Magica, la cui lama uccide al solo tocco ed ha ricevuto in dono da una maga ,diversi doni magici, come l'anello che moltiplica le forze e il cappuccio che rende invisibili.
 
La bellissima Crimilde, però, rifiuta di sposarsi perché da un sogno premonitore ha appreso che il marito è destinato a morire di morte violenta, ma Sigfrido è deciso a conquistarla e per averla,  promette a re Gunther di aiutarlo  a conquistare la mano della  bella Brunilde, regina d'Islanda.  Impresa non facile, poiché  la bellissima regina, dotata di una forza prodigiosa, sottopone i suoi pretendenti a difficili sfide e uccide coloro che falliscono.
Sigfrido si sostituisce a  Gunther nella prova, grazie al cappuccio magico che rende invisibile,  affronta e vince ogni prova e Brunilde è costretta a seguire Gunther nella terra dei Burgundi, dove Sigfrido sposa Crimilde e Gunther sposa Brunilde.
 
L'irriducibile regina d'Islanda, però,  non vuol proprio cedere  ed usa la sua grande ;  forza per impedire a Gunther di consumare le nozze; Sigfrido torna in soccorso del re, sempre grazie al suo cappuccio magico, ma pensa bene di portarsi via un trofeo: un  prezioso anello d'oro, che in seguito  donerà a Crimilde.
Tra le due donne nascono gelosie e diverbi  e  quando Crimilde  mostrerà l'anello a Brunilde, questa cadrà in preda di un'ira  incontenibile  e di un irrefrenabile desiderio di vendetta.  Chiede a re Gunther ed al suo  mago-consigliere Hagen di uccidere  Sigfrido e i due,  che mirano ad impossessarsi del tesoro dei Nibelunghi custodito dall'eroe, afferrano al volo l'occasione.
Con  l'inganno, Hagen si fa rivelare  da Crimilde  il punto debole dell'eroe  e durante una battuta di caccia, Sigfrido,  chino  su una fonte per  dissetarsi,  viene  ucciso con la sua stessa arma, una lancia che aveva appoggiato a terra e che Hagen ha  raccolto per colpire.
 
La vendetta di Crimilde  fu tremenda, ma seguiva un ben preciso disegno: recuperare il tesoro che Hagen e Gunther avevano sepolto e nascosto nel fiume Reno e punire i colpevoli di quella morte. Si concede come moglie ad Attila, Re degli Unni e si fa giurare che
l’ assisterà nella vendetta contro la propria famiglia.
Tra Unni e Burgundi scoppiano presto i dissidi e allora la nuova Regina degli Unni invita a corte il fratello Gunther con il suo seguito di nobili e cavalieri, compreso il mago Hagen ed offre loro un sontuoso banchetto, imponendo di lasciare le armi fuori del grande salone e  qui li fa massacrare.  Nel bagno di sangue che ne segue, però,  muoiono anche  settemila unni; sopravvivono tra i burgundi, solo Gunther e Hagen e Crimilde se li fa consegnare dal giovanissimo re dei Goti, Teodorico.
La regina chiede all'odiato mago  di rivelarle il nascondiglio del tesoro dei Nibelunghi, ma questi le dichiara di non poterlo fare, finché fosse stato in vita uno solo dei burgundi. Senza alcuna esitazione, l'implacabile  donna fa uccidere il fratello  Gunther e gli presenta la sua testa sanguinante, ma il mago continua a farsi beffe di lei.
"Solo Dio ed Hagen - le dice - saranno a  conoscenza di quel luogo."
E con quelle parole,il perfido mago firma la propria condanna, poiché Crimilde  afferra la spada che era appartenuta a Sifgfrido e con quella lo uccide.
Ma ecco  il colpo di scena finale: Ildebrando, maestro d'arme di re Teodorico, nauseato da tutte quelle morti,  la uccide a sua volta e il tesoro di Sigfrido resta per sempre nelle profondità delle acque del fiume Reno.
 
Ma che cosa ne è stato di Brunilde?
Si operò, soprattutto  nella tradizione germanica,  una  fusione di leggende di influsso nordico  con molte varianti, come quella che vuole che ad uccidere Sigfrido sia stato il giovanissimo Gernot, fratello di Hagen.  Il giovane Gernot assali Sigfrido nel suo letto, mentre stava dormendo; nella lotta, però, morirono entrambi. Brunilde, allora,  uccise il figlioletto che aveva avuto da Sigfrido, poi si gettò sulla pira che aveva preparato per i tre morti e vi trovò la morte.
 
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Nella versione nordica, invece,  Brunilde é una Valchiria, vergine-Guerriera inviata da Odino a scegliere eroici guerrieri morenti da condurre nel Walhalla, dimora degli Dei. Mentre si reca nella terra dei Burgundi per vivere alla corte di re Gunther,  Sigfrido riesce a salvare la bella valchiria da una punizione inflittale da Odino
Brunilde e Sigfrido finiscono per innamorarsi e l'eroe, in pegno d'amore, le mette al dito l'anello Andvaranautr,  un anello magico, capace di produrre oro, ma coperto da una maledizione.
Giunto alla corte burgunda,  Grimilde, la madre del Re, con una pozione magica, fa infiammare il cuore dell’eroe per  sua figlia Crimilde  e Sigfrido finisce per dimenticare Brunilde .
Della bella valchiria, però , Gunther è molto innamorato e desidera sposarla, ma  Brunilde promette di concedersi soltanto a colui che osi passare in mezzo al fuoco che circonda il suo castello. Solamente Grani, il cavallo di Sigfrido, è in grado di farlo, e solo montato dal suo padrone Sigfrido.
L'eroe accetta di aiutare Gunther nel'impresa, indi, assunte le sembianze di Gunther (grazie ad un elmo magico rubato al drago Fáfnir), cavalca oltre le fiamme e vince ogni resistenza della bella valchiria, di cui si era totalmente dimenticato;  e riesce perfino a  sfilarle dal dito l'anello Andvaranautr, che egli stesso le aveva donato e che successivamente regalerà  a Crimilde,  diventata sua sposa.
 
Gunther sposa Brunilde, ma questa è  sempre innamorata del suo eroe e  si consuma  di  gelosia.  Tra le due donne c'è grande rivalità  e così, in uno dei tanti diverbi, Crimilde  le rivela  l'inganno subito.
Furente ed  umiliata,  Brunilde giura vendetta  e  rivela al perfido Hegan, mago e consigliere de Re ed allo stesso Gunther,  il solo punto vulnerabile dell'eroe.  I due,  che fin dall'arrivo dell'eroe a corte avevano tramato per impossessarsi del tesoro dei Nibelunghi custodito da Sigfrido, lo uccidono a tradimento durante una battuta di caccia.
 
Venuta a conoscenza della pozione magica fatta bere a Sigfrido dalla madre di Crimilde, a causa della quale l'eroe l'aveva dimenticata, la bella valchiria, distrutta dal rimorso, si getta sulla pira che Crimilde aveva fatto preparare per  deporvi il corpo dell'eroe e vi trova la morte.
Trascorsi 13 anni di lutto, la regina Crimilde accetta di sposare Attila,  re degli Unni  r fratello di Brunilde,  ignara dei propositi vendicativi di questi . E' Attila, infatti,  vendicare la morte di  Sigfrido a le sofferenze  della sorella e lo farà uccidendo  i fratelli di Crimilde.
La vendetta di Crimilde, però, non si farà attendere e  sarà tremenda. Ella  uccide  i due figli avuti da Attila e glieli  darà  in pasto, prima di  appiccare fuoco al grande  salone dove   gli Unni sono raccolti per un grande  banchetto e dove periranno tutti tra le fiamme ucciderli tutti e dove ella stessa troverà la morte.