BELLA ITALIA - MELFI... IL CASTELLO

BELLA ITALIA -  MELFI... IL CASTELLO

Anche il castello di Melfi, piccola  cittadina adagiata su un ridente colle della Lucania, come tutti o quasi i castelli lucan,i fu eretto in epoca normanna,verso il secolo XI°. Lo incontriamo percorrendo la Via Normanna che attraversa la cittadina.

Mastio da difesa, per la sua buona posizione e per le strade di comunicazione, coinvolte dalle vicende belliche degli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi, il castello fu testimone di battaglie, vittorie e sconfitte, ma, soprattutto, vide il succedersi di dominazioni varie, dai Normanni ai Doria, ognuna delle quali rimaneggiò e restaurò secondo le proprie esigenze stili e gusti. Mai ,però, si abbandonò la sobrietà richiesta ad un bastione di avamposto e difesa e si rispettarono sempre le caratteristiche e i criteri tipici che simili costruzioni richiedevano, potenziando con fossati e spalti, la già naturale inaccessibiità del territorio.

Subì molti rifacimenti, dunque, ma la struttura più antica, quella normanna, è ancora oggi facilmente riconoscibile nel corpo centrale che si affaccia sul cortile principale, costituito da quattro poderose torri, di cui però una soltanto è giunta fino a noi quasi intatta.

Agli Angioini, invece, intorno al 1270 - 80, si deve un ragguardevole ampliamento costituito dal solido complesso di mura che cinge la sua pianta, rafforzato da dieci robuste torri,da una controscarpata di fortificazione e da un fossato da cui partono le antiche mura cittadine.

Più sostanziali trasformazioni si ebbero  solo con i Doria, che dominarono senza interruzione dal 1531 al 1952, quando il castello divenne patrimonio del Demanio Pubblico. I Doria, nuovi Principi di Melfi, restrinsero notevomente la sua estensione intorno alle quatro torri preesistenti,di origine normanna e, si dice, vi costruirono lunghissimi passaggi sotterranei segreti che conducevano ad altri possedimenti, come il castello di Lagopesole.

Il turista che oggi entra nel castello, destinato a Museo Nazionale ,certamente si soffermerà ad ammirare la Sala del Trono su cui sedettero protagonisti della storia quali: Roberto il Guiscardo, Carlo d'Angiò, Riccardo da Foggia, Andrea Doria, eletto Principe di Melfi da Carlo V. Poi  scenderà  nel Salone degli Armigeri, severo ed imponente, che offre una immagine di quella grandiosità architettonica cara agli Angioini, oppure raggiungerà la Corte della Cisterna, nel cortile interno del castello, cui si accede attraverso la bella ed elegante arcata di destra.Visiterà poi,la Torre dell'Orologio, geometrica e poligolnale, che domina il fronte esterno del Mastio e la Torre del Marcaglione.

Un piccolo appunto meritano il portale del 1700, su cui sono incise brevi iscrizioni a ricordo delle gesta dei Doria e di Carlo V e il famoso Sarcofago di Rapolla, custodito nella Torre dell'Orologio. Si tratta di un sarcofago proveniente da una tomba risalente al II°  secolo d.C. e riproducente un tempietto ornato di sculture a bassorilievo: Dei ed Eroi scolpiti da mano eccellente, fregi e tritoni, e con sul coperchio, distesa, una figura femminile.

Forse,nel lasciare il castello, il visitatore sentirà il desiderio di conoscere un più a fondo la storia della Lucania che è, poi, la Storia d'Italia.