Jasmine... principessa Jasmine - una voce la scaraventò fuori della bruciante visione; era Letizia, la figlia minore del mercante greco - Il tuo liuto. Hai lasciato il tuo liuto da Alina." diceva.
Jasmine si fermò, si voltò e Letizia la raggiunse e tese il prezioso strumento musicale.
"E' bellissimo e prezioso! - disse, accennando agli intarsi ed alle incrostazioni di preziosi - E' un liuto bellissimo e dal suono dolce ed intenso.. Deve essere opera di un valente artista."
"E' un regalo di Rashid." rispose la principessa.
"E' molto generoso nei suoi regali il rais dei Kinda." sorrise Letizia.
"Lui è generoso con tutti. - anche Jasmine sorrise - Con me, con Alina... con Selima..." aggiunse con forzata indifferenza.
"Ho visto lo specchietto che Selima si gingillava tra le dita continuando a dichiararne la provenienza, - assentì Letizia - Ma questo alud è assai più prezioso di uno specchietto. - aggiunse, poi continuò - Anche con Fatima, Rashid è stato molto generoso."
Jasmine fece seguire un attimo di silenzio. Stava pensando che Rashid era davvero generoso con tutti e che Letizia aveva ragione: con lei era stato più generoso che con Selima.
"Fra due giorni Fatima ed Ibrahim si troveranno alla presenza del Kady per unirsi in matrimonio e i doni di Rashid alla sposa sono preziosi e numerosi quasi quanto quelli dello sposo." - osservò, col sorriso nascosto sotto il velo assieme al resto dell'armoniosa figura.
"Fatima ne sarà soddisfatta. - convenne Letizia - Anche l'henné, mi hanno detto, che Ibrahim non ha fatto mancare, è stato estratto dalle foglie più rigogliose ed odorose di alcanna... I capelli, le labbra e le unghie di Fatima - sorrise con dolce malizia - saranno i più luccicanti e profumati di Sahab, quando salirà sul cammello con il suo Ibrahim. - una pausa, che la ragazza riempì con un sospiro, mentre un bagliore le attraversava gli stupendi occhi azzurri - Sono davvero felice per Fatima. - scosse il capo, poi confessò, con candore - Ero molto gelosa di lei quando ancora era legata da promessa ad Harith."
"La promessa fatta dallo sceicco Harith a Fatima non era promessa d'amore. ma di dovere verso la sua gente - precisò Jasmine - Harith è innamorato di te, Letizia, ma... - aggiunse con soavità - anche se Harith avesse sposato Fatima, tu saresti stata la prima fra le sue donne..."
Letizia non la lasciò finire.
"Io non sarò mai la prima fra le donne di un uomo, ma l'unica. - insorse. Lei, che di tutti i sogni vissuti, delle gelosie represse, degli slanci trattenuti, di tutto questo si sentiva quasi in colpa - Io non avrei acconsentito mai alle nozze con Harith, sapendo di dividere il suo cuore con altre donne."
La principessa Jasmine tornò a fissarla con quella soavità disarmante.
"Nella vita di un uomo - replicò - ci sono sempre altre donne."
"Una sola donna è importante nella vita di un uomo. - replicò a sua volta Letizia - E' quella che non gli fa rimpiangere di non avere altre donne e che ha in sè tutte le qualità che un uomo cerca nella sua donna: che sia una donna forte, saggia, tenera, amabile, paziente e... innamorata... se poi è anche bella e graziosa..."
""Tu... tu credi, Letizia, che esista una donna con tutte queste qualità?"
"Se l'uomo è un uomo innamorato... sì! - rispose Letizia con altrettanto soave convinzione - Sì! Un uomo innamorato riesce a vedere nella sua donna tutte queste qualità!"
"Ma un uomo può amare una donna anche se questa non possiede tutte quelle qualità e cercare in un'altra, le qualità che mancano a quella... Per questo - aggiunse - Allah gli concede fino a quattro mogli che abbiano tra loro affinità. "
Un breve silenzio, poi Letizia replicò, irremovibile nelle sue convinzioni:
"Cosa accadrebbe, a qualcuna di loro, quando, in un attimo di incontrollato languore, l'uomo dovesse chiamarla con il nome o il vezzeggiativo riservato ad un'altra?"
"Hai dimenticato, piccola Letizia... - sorrise indulgente, sotto il velo, la bella principessa araba - Hai dimenticato le due qualità che noni fanno mai salire alle labbra di un uomo il nome di un'altra donna, quando è con lei."
"Non ho dimenticato, Jasmine... Non l'ho dimenticato!... Dolcezza e soave remissività! Sono queste le qualità?... Docile e sottomessa... capace di intrattenere il proprio uomo, assicurargli piacere e godimento... Lo diceva la vecchia Alina a Fatima... Accendergli nel sangue desiderio e languida passione... con segrete pratiche amorose..."
"Una donna come Selima?" non riuscì a trattenersi la principessa, con voce sommessa.
"Oh, no! No, Jasmine! - proruppe Letizia con enfasi - Quando un uomo guarda una donna come Rashid guarda la principessa Jasmine..."
Jasmine arrossì; la squillante risata del piccolo Kashi, le impedì la replica.
Il piccolo era in compagnia di Akim, di cui era diventato l'ombra inseparabile e che si avvicinò trotterellando felice e tendendo le braccia.