LA PIRAMIDE DI KEOPE
Non distante da Memfi troviamo l'altopiano di Gizah.
Fu lì che i discendenti di re Snefru, Khufu, Kafra e Menkaura (Keope, Kefren e Micerino) scelsero di fissare le loro dimore eterne. Qui le Piramidi raggiunsero proporzioni davvero gigantesche e la pietra utilizzata non fu solamente calcare delle locali cave, ma pregiato granito proveniente dalle cave di Assuan, situate a diverse centinaia di chilometri.
Le tecniche di costruzione si erano evolute dall'epoca di Djoser e gli archeologi oggi sono riusciti in gran parte a ricostruire le fasi del lavoro e le caratteristiche di questi monumenti.
Non si sa quale fosse la topografia esatta dell'altopiano, di certo, però, si sa che l'immensa struttura poggia su un grosso nucleo roccioso di cui non si conoscono le esatte dimensioni ma tale da poter supportare l'immane peso.
Quel nucleo é visibile in più parti:
- nell'angolo Nord-Est
- Nella parte terminale del corridoio discendente
- nel pozzo di servizio
- in vari punti dell'angolo Nord-Ovest
Il terreno tutt'intorno al nucleo fu spianato e livellato e la roccia fu intagliata e rafforzata con la prima assise di blocchi di calcare bianco.
Non meno di 210 le assise. Mil ioni di blocchi; non meno di 2.500.000 o 2.600.000. Alcuni di dimensioni davvero enormi.
Il rivestimento esterno in calcare bianco di Thura è quasi scomparso.
L'altezza della struttura, così come appare oggi arriva a 146 metri su un perimetro di 230 metri circa ( 445 cubiti egiziani)
L'ingresso monumentale (non é quello attuale usato dai visitatori) é situato sulla facciata Nord a 16,77 metri dal suolo ed era nascosto dal rivestimento esterno. Questa entrata conduce attraverso una galleria ad una camera a 30 metri sottoterra e continua per altri 18 metri a fondo cieco. La camera fu trovata vuota.
Da un punto di questa galleria parte un corridoio ascendente che confluisce a sua volta nella Grande Galleria e continua in una galleria orizzontale fino ad una stanza battezzata "Camera della Regina", a 120 metri circa dal vertice della struttura.
La Grande Galleria! Costituisce l'opera più straordinaria della Piramide. Alta 8,54 metri e larga metri 2.06, si estende per una lunghezza di 46.66 metri, con una pendenza di 26° 2' 30'', opera di ingegneria ed architettura di livello inimmaginabile per l'epoca. Porta alla Camera del Re, alta 43 metri dal suolo; il soffitto o Stanze Superiori , che si innalza per 23 metri circa, costituisce un vero miracolo di ingegneria: 9 lastroni di granito disposti in 5 vani di scarico sormontati da 2 disposti ad "architrave". Alcuni di questi blocchi recano scritte incise da capisquadra che hanno voluto lasciare traccia della loro opera.
Nel punto di congiunzione del corridoio orizzontale con il corridoio ascendente e lo zoccolo della Grande Galleria si apre un pozzo (il cui uso ha dato origine a svariate teorie) scende verticalmente per diversi metri per poi spingersi obliquamente attraverso il muro di costruzione della Piramide e più giù, nel nucleo roccioso, fino a raggiungere una profondità di 60 metri. Con molta probabilità é servito come via di scarico di materiali e via di uscita degli operai a lavori ultimati.
Due Condotti ascendenti partono dalla Grande Galleria e dalla Camera del Re verso l'esterno. Quello a Nord sbuca a 76 metri d'altezza dal suolo; quello a Sud, leggermente più in giù. L'ipotesi più accreditata (anche su questi stretti corridoi sono sorte le più azzardate e fantasiose teorie;una di esse é che punterebbero sulle stelle) è che si tratti di condotti di ventilazione per permettere agli operai che lavoravano alla Camera del Re di respirare: il senso che si prova là sotto, infatti, è di soffocamento. Questi cunicoli furono bloccati sia all'esterno che all'interno e ciò rafforza questa teoria.
Altri condotti, probabilmente con lo stesso scopo, partono verso l'alto dal corridoio orizzontale e dalla Camera della Regina.
Come hanno fatto i ladri ad arrivare alla Camera Funeraria? Forse penetrando nel corridoio discendente
e percorrendolo; superati i vari tappi di chiusura avranno raggiunto la camera, che hanno trovato vuota. Tornati indietro devono essere arrivati alla Grande Galleria, ne hanno demolito la lastra di maschermento, hanno superato il blocco di chiusura e le tre sacarinesche e sono entrati nella Camera del Re.
La struttura a Piramide, però, é solo uno degli elementi che compongono l'intero complesso.; gli altri sono:
- Il Tempio a Valle ( i cui Riti e Cerimonie sono materia di discussione) non é stato trovato e
non se ne conosce pianta e dimensioni.
- La Via Processionale, che univa il Tempio a Valle con il Tempio Funerario e di cui si ignorano le esatte proporzioni; secondo Erodoto era lunga 1050 metri ed inizialmente costituiva una rampa per il trasporto di materiale. Aveva un dislivello di 20 metri circa, la pavimentazione era lastricata di lastroni di calcare e fiancheggiata da due muri; alla fine dei lavori, venne decorata e destinata ad uso cerimoniale. Probabilmente era anche coperta per proteggere le decorazioni.
- Il Tempio Funerario sorgeva fuori del recinto della Piramide. Alto 52,50 metri (100 cubiti) per un perimetro di 40,50 metri (77 cubiti). Costituito da un cortile circondato da un portico di 38 pilastri in granito ed a base quadrata, qui si celebrava il Culto del Re. Mancano statue di Divinità e ci sono solamente poche immagini del Sovrano con annesse iscrizioni.
Su questa Pirmide sono sorte infinite teorie circa l'uso e la destinazione, non sempre confortate dal raziocinio e sollecitando anche l'interesse di scuole esoteriche e misteriche.
Gli interrogativi, in realtà, sono molti e restano senza una risposta soddisfacente: primo fra gli altri: dov'é la mummia del Sovrano?