ANTICA GRECIA... le origini: Pelasgo il primo uomo della Terra
ANTICA GRECIA... le origini: Pelasgo, il primo uomo della Terra
Si racconta che Filippo il Macedone a chi gli rimproverava di essere un "barbaro" domandava: "Che cosa intendete voi per Grecia?"
Il primo territorio designato con questo nome pare essere stato Dodona, città della Trespozia, nell'Epiro; in precedenza tutto il territorio era chiamato "Terra degli Elleni", da Hellas o Ellade, regione della Tessaglia e con questo nome, a partire dal VI secolo a.C. si identificarono tutte le popolazioni: dal Peloponneso all'Illiria, dall'Attica alla Macedonia, ecc.
Come e quando assunse quel nome? In realtà non si sa bene.
Secondo gli scrittori della Grecia classica ad arrivare per primi nel territorio furono i Lelegi, provenienti dalla Caria, ma vi trovarono un nucleo etnico arcaico, una popolazione autoctona: i Pelasgi, che pare si siano insediati nel Peloponneso partendo dalla Palestina intorno al 3500 a.C. e che in età classica dettero origine a quella che fu chiamata la "questione pelasgica".
E' con questo termine, infatti, che furono indicati tutti gli abitanti della Grecia pre-ellenica.
Appartiene proprio a questo periodo il mito greco più antico della Creazione; un mito complesso in cui non vi sono Dei, ma solo una Dea-Universale di nome Eurinome.
E' il mito pelasgico della Creazione, d'età matriarcale, quando la donna dominava l'uomo.
Era il Caos.
Eurinome, Dea-Universale, emerse dal Caos, ma non trovò nulla di solido su cui posare i piedi e allora separò il cielo dal mare e per scaldarsi si mise a danzare sui flutti. La sua frenetica danza attirò Borea, il Vento-del-Nord, che cominciò a turbinare alle sue spalle.
La Dea si voltò e pensò che avrebbe potuto servirsi di lui per dare inizio alla creazione della vita. Afferrato il vento, lo strofinò tra le mani e quello si trasformò in un grande serpente, Ofione, che, acceso dal desiderio, l'avvolse e la fecondò.
Eurinome, rimasta incinta, assunse la forma di una colomba e volò sul mare per andare a deporre l'Uovo-Cosmico, poi ordinò ad Ofione di covarlo e il Serpente-Cosmico lo arrotolò in sette spire aspettò che si aprisse.
Dall'Uovo uscirono le Figlie della Dea: Sole, Luna, Pianeti, Stelle e Terra con monti, fiumi. alberi ed esseri viventi.
Eurinome, il cui nome significa "Lunga Perenigrazione" ed Ofione si stabilirono sul Monte Olimpo, ma quando Ofione si vantò d'aver creato lui l'Universo, la Dea si irritò e gli fracassò i denti prima di rinchiuderlo nel seno oscuro della terra.
A questo punto la Dea decise di assegnare una coppia di Titani e Titanesse, "Signori" e "Signore", ad ognuna delle Sette Forze Planetarie: Tia e Iperione furono i Signori del Sole - Febe e Atlante furono i Signori della Luna - Dione e Crio, del pianeta Marte - Meti e Ceo, del pianeta Mercurio - Temi ed Eurimedonte, del pianeta Giove - Teti ed Occeano, di Venere - Rea e Crono, di Saturno.
In età classica, però, queste Forze furono assegnate a: Elio - Selene - Ares - Ermete oppure Apollo - Zeus - Afrodite e Crono.
Ad ognuna delle coppie di Divinità Planetarie la Dea-Universale assegnò un potere associandolo al corpo celeste: Il Sole fu associato alla Luce - la Luna agli Incantesimi - Marte alla Crescita - Mercurio alla Saggezza - Giove alla Legge - Venere all'Amore - Saturno alla Pace .
Eurinome non si fermò qui. Dalla terra d'Arcadia, nel cuore del Peloponneso, fece emergere Pelasgo, il primo uomo vivente, subito seguito da altri uomini. A lui la Dea insegnò l'arte della caccia, della raccolta di ghiande e altri frutti e della concia delle pelli.