Con l'avanzare dell'età patriarcale si cercò di sminuire sempre più il prestigio della Grande Dea, tentando in ogni modo di porla sotto tutela maschile.
In età arcaica il potere della donna sull'uomo era stato enorme, soprattutto in virtù della sua capacità di procreare; si pensava, infatti, che la donna rimanesse incinta in virtù di misteriosi poteri fecondatori. La scoperta dell'eros come causa fecondatrice, mutò le cose, influenzò il rapporto fra i sessi e nacque un nuovo mito della Creazione.
Secondo questo mito, detto anche Mito Orfico, la Grande Dea, nel suo triplice aspetto di Notte-Ordine-Giustizia, si accoppiò al Vento, così come aveva fatto Eurinome e depositò un Uovo d'Argento, simbolo della Luna, che adagiò nell'Oscurità.
Da quell'Uovo Cosmico nacque Eros, un essere ermafrodito che dette l'impulso alla Vita accoppiandosi alla Dea e vivendo con Lei in una grotta fino all'evento del patriarcato, quando lo scettro non passò dalla Dea ad Urano.