Bauci, Filomene e il Diluvio di Giove

Bauci, Filomene e il Diluvio di Giove


Giove, racconta il mito, era un po' deluso della creatura umana e così Mercurio gli suggerì un espediene per sperimentarne la bonta e la generosità:
"Possiamo fingerci mortali bisognosi d'aiuto. - disse al Re degli Dei - Sono certo che sono ancora in molti quelli che si prodigano per i propri simili."
Assunte sembianze umane, le due Divinità scesero sulla terra e cominciarono un lungo peregrinare. Passarono di città in città, villaggio in villaggio, bussando a migliaia e migliaia di porte, ma nessuno concedettte loro spitalità.
Delusi, i due Dei stavano già per tornare sull'Olimpo quando una porta si aprì davanti a loro invitandoli ad entrare.
Erano due vecchi frigi e vivevano in una casa assai modesta, una capanna di canne e foglie, ma in cui Giove e Mercurio trovarono veramente grande ospitalità.  I  due vecchi coniugi, infatti, i cui nomi erano Bauci e Filomeme, fecero di tutto per onorare  gli ospiti d cui, peraltro, ignoravano la vera identità.
Prima di tornare sull'Olimpo, Giove, però, volle punire la cattiveria degli uomini e lo fece  inondando tutte le terre  e trasformando, invece, la povera capanna dei due generosi vecchi in un Tempio, di cui essi divennero i custodi. Concesso  loro, infine, il privilegio di morire nello stesso istante.
Quando la morte sopraggiunse, Bauci fu trasformata in tiglio e Filomene in quercia.