CAPITOLO II - Il Medaglione (prima parte)

CAPITOLO II  -  Il Medaglione (prima parte)


Più che un villaggio, Malis era una borgata, un suburbio di Al Mughara, un agglomerato di poche casupole sparse intorno alla strada maestra che conduceva al porto.
Erano piccolissime, uguali e tutte rivolte verso il mare. Benché non possedessero nulla che potesse attirare la cupidigia dei pirati che infestavano quei mari e fossero abitatate solo da pescatori uniti da vincoli di sangue ed amicizia, qualcosa attirava laggiù avventurieri e predoni del mare: perle e coralli che i pescatori portavano su dalle profondità del mare.
Bianche, ad un sol piano e con un cortile entro cui posavano attrezzi da lavoro, sfidavano i monsoni con la stessa audacia con cui gli abitanti affrontavano le insidie del mare e di   insidie,  in quei mari, ve n'erano tante.
La casa di Yizad non si scostava dalle altre né per fattura né per colore: un blocco di pietra bianca con fessure ed aperture.
Così apparve al lord inglese e nell'ombra di una di quelle fessure, gli parve anche di vedere fluttuanti figure velate.
"Altri ospiti ci attendono." un largo sorriso distese la faccia del pescatore mentre tendeva un braccio in quella direzione.
"E' vero! - gli occhi del fratello si illuminarono - Asada non è sola. Amina è venuta a farle visita."
"Amina - spiegò Yizad, cui gli affanni della vita dovevano aver caricato di fatalismo e reso apparentemente diverso dall'irrequieto fratello - è la promessa di Ashraf e Asada è la mia donna."
"Amina sarà la mia prima moglie. - continuò il ragazzo con irrequieta vivacità -  Quando avrò terminato di costruire la mia casa e con il ricavato di questa perla avrò comprato una barca tutta mia, pescherò il miglior corallo della costa e potrò comprarmi un'altra moglie."
"E tu, Yizad, hai solo Asada per moglie?" domandò con lieve ironia il lord.
"Avrei potuto comprarne un'altra - rispose con disarmante semplicità il pescatore di perle - Per Asada ho dato a suo padre la mia prima barca, che era il più veloce e resistente dei parei di questa costa... ma Asada valeva ancora di più!" aggiunse con accento d'orgoglio.
"Ah.ah.ah... - rise compiaciuto sir Richard - Le tue parole mi fanno piacere."
"Asada è insostituibile." recitò con enfasi l'uomo.
"Mio  fratello ha ragione! - interloquì con voce convinta il giovane Ashraf -Asada è una donna virtuosa e molto bella che né il tempo, né le fatiche riescono a segnare. Oh.oh... - sorrise - Sapete, stranieri, sapete... Sembra che il tempo si sia innamorato di lei... L'accarezza senza sfiorire la sua bellezza. Per questo ho voluto che fosse lei stessa a cercarmi una moglie  bella e premurosa come lei."
"Saggia decisione!" disse distrattamente l'inglese, al che, Rashid:
"Le nostre donne sono insostituibili!"  esclamò.
"Asada non è solo bella e virtuosa... La mia donna è anche coraggiosa come un uomo." punttualizzò il pescatore di perle.
"Ne sono convinto". disse il lord con lo stesso tono di prima e il pescatore, che aveva colto quella distrazione:
"Non ti sorprenderà, Sahib, - replicò - sapere che Asada si cala nelle profondità assieme a noi per pescare ostriche e cogliere corallo?"
"Mi sorprende molto, invece. - s'affrettò a chiarire sir Richard - Ho sentito parlare di donne coraggiose e senza paura che praticano la pesca del corallo nei Mari del Sud, ma non sapevo che pescatrici di corallo ci fossero anche qui."
"Senza paura? - sorrise Yizad - Perdonami se ti contraddico, sahib, ma solo un pazzo non ha paura. La paura ci accompagna sempre, quando ci tuffiamo."
"Chiedo perdono. -conciliò l'inglese - Il vero coraggio è proprio la capacità di vincere la paura. -  una lieve pausa, in contemplazione di quanto lo circondava, poi riprese - Chi si proclama senza paura non è un coraggioso, ma uno sciocco."
"Esatto! - assentì il pescatore - La paura va misurata e non disprezzata... anche con un avversario dev'essere così  o si sarà in due ad aver paura."
Faceva impressione sentir parlare in tali termini un uomo che sfidava la morte ogni giorno, ma  erano ormai arrivati e il lord fermò il cavallo.