Capitolo XIII - seconda parte


La barca con a bordo i due amici risaliva lenta le acque arrossate dal tramonto. Scivolava silenziosa per non far scappare gli uccelli  in volo fra  steli di giunghi e papiri. La vita  palpitava in quelle acque.
"Raccontami tutto. - esordì il pescatore mettendosi ai remi - Da quando è cominciato."
Ramseth non si fece pregare e il racconto ebbe inizio ed intanto aiutava l'amico a caricare a bordo  la preda ancora palpitante che il gatto ammaestrato andava a pescare nella giuncaia.
"...comprendi la mia ansia?" consluse  infine il ragazzo tirando a bordo l'ultimo pesce.
"Comprendo! - l'amico lo guardò con profondo rispetto - Tu sei un prediletto di Ammon."
Il ragazzo scosse il capo.
"Vorrei che quanto ti ho detto restasse un segreto fra noi, amico Osor."
"Nessuno sentirà parlare di questo dalla bocca del tuo amico Osorkon!"  promise l'amico.
"Vieni nella mia casa, domani all'alba. - riprese il ragazzo - Io pregherò tutta la notte affinché la sorella del mio cuore torni a parlare con Ramseth."
"Ed io andrò ad offrire ad Ammon tutto il frutto di questa caccia." fece eco con accento entusiasta l'amico.
"Domani sentirai anche tu la voce dell'amica che parla a Ramseth dal futuro...  Io spero che domani lei risponda al mio richiamo ."