Dal suo tipo di elettorato, naturalmente e l'elettorato è composto di uomini e l'uomo ha bisogno, disperato bisogno, di specchiarsi nella grandezza, nel valore o nel successo di "qualcuno".
Questo gli impedisce di guardarsi dentro e scoprirsi mediocre e soprattutto impotente nei confronti della grandezza di quel "qualcuno": scoprirlo lo renderebbe depresso e anche un po' arrabbiato... rabbia e depressione che, qualche volta, riescono a spingerlo verso la ribellione.
Più spesso, però, è appagato, contento e cieco.... impantanato com'é nella propria mediocrità.
Ieri quel "qualcuno" era il Re o il Nobile Signore, oggi, in tempi di democrazia, spenti il fascino per la gloria del Re, ecco sorgere il fascino per la vittoria elettorale del Politico... la mediocrità della massa, però, persiste.
La massa, oggi, è costituita da soggetti poveri (non necessariamente economicamente), insoddisfatti, paranoici ed indifferenti ai valori di ideali e virtù; sempre più spinti, invece, verso l'omologazione e la globalizzazione. In una parola, verso la mediocrità!
E chi, l'uomo mediocre sceglie per rappresentarlo? Un uomo politico inevitabilmente mediocre come lui!