I primi uomini - leggenda Sioux

Un tempo gli uomini vivevano sottoterra, in superficie, invece, erano stati esiliati streghe ed esseri malvagi.
Iktoni, uno di questi, che amava divertirsi tormentando gli animali, un giorno chiese a sua moglie Anog-Ite, la Donna dalle Due Facce, che cosa desiderasse.
La donna rispose che voleva vivere con gli uomini.
Iktoni, allora,  chiese aiuto ai lupi, promettendo loro che mai più li avrebbe tormentati.
Il lupo accettò e raggiunse il mondo sotterraneo dove vivevano gli uomini e consegnò al giovane Tokahe, il Primo, i doni di Anog-Ite: abiti e cibi salati.
Soltanto sei famiglie, però, si lasciarono convincere, ma quando raggiunsero la superifie, si smarrirono e cominciarono a patire la fame e la sete.
Anog-Ite provò a confortarli, ma quando gli uomini videro la sua orribile seconda faccia, si spaventarono e fuggirono.
 Fu allora che intervennero Waziya, il Vecchio  e Wakanaka la Strega, due esseri malvagi esiliati ai confini del mondo, i quali si mossero a pietà e guidarono gli uomini verso la Terra dei Pini, dove insegnarono loro a cacciare e ad innalzare tende.
Fu così che il giovane Takahe e i suoi compagni cominciarono a popolare la Terra. I loro discendenti sono i Lakota.

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Lakota! Così preferiscono farsi chiamare gli  Indiani che noi conosciamo con il nome di Sioux.
I Sioux! Gli Indiani d'America più conosciuti al mondo attraverso cinema e letteratura.
Nomi famosi come Nuvola Rossa o Cavallo Pazzo, l'artefice della più grande vittoria militare del popolo indiano sull'uomo bianco: a Little Big Horn, dove fu sconfitto il Settimo Cavalleria del generale Caster.
Dopo quella disfatta, Caster giurò sterminare il popolo che lo aveva sconfitto; i superstiti si rifugiarono in Canadà

Un altro nome famoso è quello di  Toro Seduto, di cui conosciamo un celebre "lamento":
"Non ho mai fatto sanguinare
  il cuore dell'uomo bianco.
  L'uomo bianco ha invaso la mia terra
  e mi ha perseguitato.
  L'uomo bianco mi ha costretto ad ucciderlo
  per evitare che lui uccidesse i miei cari:
  le mie donne, i miei bambini."