Eventi catastrofici sono sempre stati associati alla volontà divina (accade ancora oggi, in certi ambienti e certe culture) soprattutto se inspiegabili (come il fulmine) o devastanti (come terremoti o alluvioni)
Racconti di Diluvi Universali (come lo scioglimento delle acque dopo una Glaciazione) sono presenti in ogni cultura e ad ogni latitudine del pianeta e nessuno studioso o scienziato li mette più in dubbio.
Anche la Teologia egizia ha il suo Diluvio, ma lo racconta in maniera diversa e particolare.
Il motivo, forse, c’è: lo straripamento di un fiume non poteva essere devastante come l’innalzamento delle acque del mare ed eventuali tzunami!
Cosa raccontano i Testi Sacri egizi?
Ecco qua un bel racconto con finale a piacere:
Per punire il genere umano, reo di colpe molto gravi, si decise di dargli una bella lezione.
A compiere la “missione” fu mandata la ferale Sekhmet, Sposa di Ptha, (Dio Creatore, corrispondente… un po’… al nostro Padre Eterno) nelle sembianze di Leonessa Sacra.
Cosa fu, cosa non fu, ma… la Dea si lasciò trasportare dalla propria natura ferina e compì una vera strage, tanto da minacciare di estinzione il genere umano.
Preoccupato, Ptha (o Ra, secondo altre versioni) pensò bene di inondare tutto il territorio di birra rossa.( gli antichi egizi ne facevano largo uso!)
La Dea, scambiandola per sangue, si prese una bella sbronza e… si dimenticò di portare a termine la “missione”… l’uomo, dunque, è salvo solo grazie ad una sbornia divina!!!
Altra versione:
La Dea, che doveva risparmiare gli uomini giusti, se la prese anche con Adapa (il Noè della situazione) e lo ferì mortalmente.
Quando si rese conto della gravità del fatto, si fermò e cominciò a versare un bel po’ di lacrime di pentimento.
Furono proprio quelle lacrime a sanare le ferite di Adapa e restituirgli la vita.
Fu così che Sekhmet, Dea della Distruzione, divenne anche Dea della Rinascita… Ambivalenza, come in quasi tutti gli aspetti della filosofia egizia.