Pacha, si chiamava il primo uomo e viveva sulla terra insieme a tre figli.
Questi avevano una gran voglia di menar le mani, ma non avevano nessuno con cui battersi così, cominciarono a prendere di mira con le loro frecce il Grande Serpente.
Ferito da numerose frecce e montato su tutte le furie, il Grande Serpente cominciò a sputare... sputare... e sputare tanta acqua da coprire tutta la superficie della terra.
Solo la vetta più alta del Monte Pichinca emergeva dalle acque e fu lassù che Pacha trovò la salvezza per sé e per le famiglie dei tre figli. Qui costruì una capanna che ammassò di viveri ed in cui mise in salvo anche una coppia di ognuna delle specie animali.
Passarono diversi giorni, ma l'acqua non accennava a diminuire. Allora Pacha mandò in perlustrazione l'uccello Ullaguanga, ma questo non tornò indietro, poiché riuscì a sfamarsi con tutte le carogne di animali rimasti uccisi dal diluvio.
Pacha fece trascorrere ancora del tempo poi inviò un altro uccello a, controllare la situazione.
L'uccello tornò con nel becco alcune foglie verdi, segno che le acque si erano abbastanza ritirate. Decise di verificare di persona e scese giù dal monte fino ad un altopiano dove sorge oggi Quito.
Qui si fermò, poiché l'acqua si era completamente ritirata e la natura era tornata a verdeggiare. Decise allora di costruire una grande capanna e di fissarvi la sua dimora assieme a tutti gli altri sopravvissuti.
D'improvviso, però, accadde una cosa davvero strana: nessuno di loro riusciva più a capire le parole dell'altro e questo cominciò a creare tensione e confusione.
Fu così che Pacha e i tre figli presero la decisione di separarsi; ognuno andò per la propria strada, diventando in tal modo il capostipite delle popolazioni sparse oggi per il mondo.