Così si chiama il nodo che Alessandro il Macedone, con grande disinvoltura tagliò con un colpo di spada. Secondo un oracolo,, infatti, chiunque fosse stato capace di sciogliere quel nodo, sarebbe diventato signore dell'Asia intera.
Ma chi aveva fatto quel nodo e perché?
Era stato Gordio re di Frigia, un conche divenne Re grazie ad un prodigio... ma vediamo come andarono i fatti!
Questo Gordio stava guidando il suo carro, un giorno, quando un'aquila reale andò a posarsi sul giogo dei buoi che trainavano il suo carro e lo guidò fino alla città di Telmisso, dove si trovava un famoso oracolo. Strada facendo, Gordio incontrò una giovane profetessa che alla vista dell'aquila si offrì di accompagnarlo; in cambio il contadino lechiese di convolare con lui a giuste nozze. La profetessa accettò volentieri e i due proseguirono nel viaggio.
Nel frattempo il re di Frigia era morto e l'oracolo fece il seguente annuncio:
"Popolo di Frigia, il tuo nuovo Re sta arrivando assieme alla sua spoa, a bordo di un carro trainato n due buoi e guidato da un'aquila."
Quando il carro arrivò nella piazza di Telmisso, fu subito circondato dai cittadini e gli occupanti, acclamati Re e Regina.
Gordio si recò immediatamente a ringraziare Zeus: gli offrì i due buoi in sacrificio insieme al giogo che egli annodò al carro in maniera assai particolare.
Un oracolo, subito dopo, dichiarò che colui il quale fosse stato capace di sciogliere quel nodo, sarebbe anche diventato signore dell'intero territorio asiatico.
Carro e giogo furono conservati nella necropoli di Gordio, città fondata dal nuovo Re, fino a quando non giunse Alessandro Magno.