Il Pozzo dei Maya

Il Pozzo dei Maya


Fino agli inizi del secolo scorso fu ritenuta una macabra leggenda.
Veniva chiamato "Cenote" e si diceva che fosse un pozzo sacrificale.
Secondo questa leggenda, ogni anno i sacerdoti officiavano in favore degli Dei un rito particolare per propiziarsi piogge abbondanti ed un abbondante raccolto.
Il rito prevedeva l'offerta agli Dei di oggetti preziosi, che durante la cerimonia venivano gettati nel grande pozzo sacrificale;  l'offerta più preziosa, però, era il sacrificio di alcune  fanciulle, giovanissime e belle, che venivano fatte precipitare nel fondo del pozzo.
Soltanto agli inizi del secolo scorso si scoprì che non si trattava di una leggenda, ma di una crudele e barbara usanza.
Fu l'archeologo H. Thompson a scoprire il pozzo il quale, prosciugato, rivelò, assieme agli oggetti, d'oro anche la macabra presenza di ossa e teschi umani.