Il seme di un Movimento per l’emancipazione femminile fu gettato con la Rivoluzione francese e la ghigliottina: due attiviste ci lasciarono letteralmente la testa, sotto quella ghigliottina!
La battaglia, però, è continuata.
Anzi, le battaglie.
Ma la guerra è stata vinta?
Per una parte dell’universo femminile, parlerei di abbondante armistizio, sia pur con molti compromessi e forzature varie. (sul lavoro, in famiglia, ecc..)
E per l’altra parte? Una buona parte, direi!
Per quella parte dell’universo femminile posso affermare senza timori di smentite che la risposta è assolutamente no e le ragioni sono varie:
- violenza fisica al corpo femminile attraverso infibulazioni e atrocità simili.
- costrizioni ed imposizioni quali matrimoni combinati, padri-padrone, ecc.
- annientamento della personalità attraverso un abbigliamento degradante (non mi riferisco al velo, ma a quello scafandro chiamato burca
La donna oggi è più sicura di sè e sa di essere chi è; la donna oggi sa di poter essere chi vuole essere, senza più dover fuggire da se stessa, perchè ha acquisito consapevolezza di sè attraverso l'istruzione. Ecco perché nelle società maschiliste le viene negato proprio il diritto all'istruzione.
Emancipazione ed istruzione procedono di pari passo. L'una non può esserci senz l'altra e l'emancipazione richiama l'ambizione, prerogativa assoluta del maschio e sempre negata alla donna. Emancipazione è anche indipendenza. Oggi la donna guarda al proprio futuro con spirito nuovo: non più sol moglie di un uomo o compagna di un uomo, ma single. Non più dipendente di un uomo, ma indipendente. Si dice che in America ci siano più donne sole che accompagnate. Donne realizzate con il lavoro e la carriera. Donne che ricoprono ruoli considerati fino a ieri esclusvamente maschili, donne che comandano su uomini. E donne senza lo spauracchio dell'età, beneficio riservato fino a ieri solo al maschio: donne con uomni assa più giovani.
Tutto questo disorienta l'uomo e lo spaventa; lo rende violento ed ggressivo. Insoddisfatto. Non tutti, naturalmente. L'uomo che inconsciamente nutre un timore reverenziale nei confronti della donna. Violenza sul lavoro e violenza domestica.Violenza fisica e psicologica: aperta e drammatica la prima, subdola e ugualmente drammatica la seconda.
Un altro tipo di violenza, di casa nostra, è la piaga dello stupro (il quale fino a qualche anno fa non era neppure considerato reato) e la violenza domestica, spesso sommersa e portata con vergogna.
Esiste, poi,ancora un tipo di violenza: quella pubblicitaria. Quella, intendo, che per vendere un dentifricio o un tubetto di silicone, ricorre all’immagine di un nudo femminile… complice, in questo caso, la moralità del soggetto che a ciò si presta.
Per chi guarda e subisce tale pubblicità, però, resta pur sempre un atto di violenza… e non lo dico per facili moralismi o falsi pudori, ma solo per quel diritto al rispetto che ogni donna dovrebbe pretendere e quel personale stile e buongusto che differenzia una donna da qualcosa d’altro.