Il BENU o BENEV, meglio conosciuto come FENICE, Uccello dell’Annunciazione e Ambasciatrice della Vita e della Luce, è sicuramente il simbolo più affascinante della mitologia egizia. I Greci ne tradussero il termine in Phoi-nix, da cui Fenice.Già Erodoto e Tacito ne parlano, ma nessuno dei due riesce a cogliere il profondo simbolismo del “Principio della Via” racchiuso in questa che è una “Epifania” o Apparizizione Divivina
Ma qual è il mito originale nato in Egitto e facente parte della Dottrina Eliopolitana?
Qui, la Fenice non è simbolo di morte, ma Principio di vita e la fiaba greca è lontana anni luce dal simbolismo ieratico egizio.
Nella mitologia egizia il Benu era una delle forme primordiali assunte da Atum, il Dio Supremo, per annunciare l’avvento della Vita e della Luce all’interno del NUN, le Acque Primordiali.
Assunto l’aspetto di un airone grigio (al contrario della fiammeggiante aquila del mito greco rubacchiato agli egizi), Atum sale sul Ben-Ben, la prima terra emersa e “aprendo il becco ed emanando il suono” rompe il silenzio della “Notte Primordiale”.
Il Benu o Fenice, è dunque, l’Incarnazione della Parola Divina: il Logos dei greci.
L’aspetto dell’incarnazione in airone non va presa alla lettera (come ha fatto Erodoto) ma come simbolo: si tratta della prima apparizione del Dio Supremo per annunciare la comparsa della Vita e della Luce.
Benu, dunque, è l’Anima di Atum, così come, più tardi, il Ba, sarà l’anima dell’uomo (uccello con testa umana).
Un brano dei “Testi dei Sarcofagi” mette queste parole sulla bocca dell’anima di un defunto:
“Io vengo dall’Isola-del-Fuoco,
dopo aver riempito il mio corpo di Heka.
Vengo come l’Uccello che riempì il mondo
di quello che il mondo ancora non sapeva..”
L’Isola-del-Fuoco (O dell’Avvampamento) per molti è stata identificata con Eliopoli, la citta del Sole e l’Heka è l’”essenza della Vita”; l’Uccello, infine, è il Benu che “riempì il mondo di quello che non sapeva”.
E’, cioè, l’Uccello che attraversò l’Universo ancora immerso nella “Notte Primordiale” e giunse ad Eliopoli, la prima terra emersa, per annunciare l’Avvento della Vita e del Tempo, con tutti i suoi cicli ricorrenti: il giorno, la decade, il mese, l’anno e il tempo infinito.