ad un fiume per abbeverare il suo cavallo.
Si chinò sull’argine, quando ecco emergere dalle acque una fanciulla di una bellezza ineguagliabile.
La miagica creatura, il cui nome era Kolga, era un Genio delle Acque; levò verso di lui le mani raccolte a conchiglia e gli offrì dell’acqua da bere.
Sir Lawrence si dissetò con quell’acqua e da quel momento si innamorò profondamente della bellissima Kolga che, immersa nell’acqua era una sirena, ma fuori, si trasformava nella fanciulla più bella che egli avesse mai visto.
I due si giurarono eterno amore e fedeltà e si sposarono; per amore del bel Lawrence,, la bellissima Kolga rinunciò perfino all’immortalità.
“Finché avrò respiro.” giurò sir Lawrence il giorno in cui la sposò e la condusse con sé al suo palazzo.
La loro vita scorreva felice, appagata e serena, allietata dalla nascita di un bimbo.
Ma fu proprio quel lieto evento all’origine della loro rottura. Kolga aveva acquistato un’anima, ma, perdendo l’immortalità, era diventata umana a tutti gli effetti.
Cominciò a invecchiare e la sua mitica bellezza, inevitabilmente, a sfiorire.
Sir Lawrence pian piano perse interesse per lei, fino a giungere al tradimento.
Kolga non perdonò l’offesa, né l’umiliazione: aveva rinunciato all’immortalità, ma non ai suoi poteri.
“Ti amerò fino a che avrò respiro, mi hai detto. – gli gridò in faccia – Ebbene, vivrai fino a che avrai respiro!”
Sir Lawrence morì quella notte stessa, caduto in apnea nel sonno.