Lo sapevate che... la più lontana conquista di liberazione del pensiero sociale risale al 1° Periodo Intermedio dell'Antico Egitto?
Per tutto l'Antico Regno solo i Re e i loro fedelissimi potevano "diventare Osirire" cioè, "Anima-Gloriosa", dopo la morte, poiché ciò dipendeva da un un rituale magico e da una tomba costosa per cui era richiesto il permesso reale.
Quella società così esclusiva, però, crollò nel 2250 a.C. con la morte di Pepi II, ultimo grande Faraone della VI Dinastia.
Quello che seguì fu un periodo di grandi ribellioni, guerre civili e riscosse sociali.
A dispetto, però, del disordine che tale sconvolgimenti dovettero povocare, questo fu uno dei massimi momenti, nella storia umana, per la liberazione del pensiero sociale.
Tutto fu contestato e messo in discussione, soprattutto la giustizia dell'ordine sociale. E non solo sul piano materiale, ma anche e soprattutto su quello spirituale.
Si discusse per la prima volta della sopravvivenza dopo la morte come diritto per tutti, della natura degli Dei e del loro rapporto con gli uomini e si parlò degli aspetti della Natura e dell'espressione del bene e del male.
Lo spirito di quese idee si rivela soprattutto nei Testi dei Sarcofagi che, degli Antichi Testi delle Piramidi, i cui rituali erano appannaggio solo di Re e nobili, risulteranno essere rimaneggiamenti e sostituzioni attraverso Inni e Litanie più vicini al nuovo pensiero sociale.