Nefertari La bella borghese

Nefertari    La bella borghese


La parola nefer vuol dire bella;  il nome della Regina significa: Bellissima, La-più-bella.

                              


Nefer non aveva sangue reale nelle vene; forse era figlia di un Dignitario o forse era una delle tante belle ragazze che vivevano a corte. Qualche studioso ricercatore, però, fa risalire la sua origine al faraone Ay, padre di Nefertiti. In realtà, essa rimane ancor oggi avvolta nel mistero.
Il principe Ramseth, il futuro Faraone, se ne innamorò subito e la sposò prima ancora che il padre, il faraone Seti Primo, lo nominasse suo erede.
Ramseth, però, aveva già una Grande Consorte Reale, la sorella Istnofret, principessa di sangue reale, che gli aveva trasmesso il diritto di occupare il trono. Innamoratissimo di Nefertari, però, egli concesse anche a lei il titolo di Grande Consorte Reale.
Dal matrimonio con Ramesse II nacquero due figlie e quattro maschi,  ma nessuno di questi Principi divenne Faraone. A succedere a Ramseth II, fu MeremPtha,  figlio della  regina Istnofret.. 
Donna bellissima, intelligente e diplomatica, Nefertari ebbe una grande influenza sul Sovrano e fu, senza dubbio, la più importante delle otto spose di Ramseth. Per più di venti anni fu una delle figure di spicco della politica egizia ed  appariva costantemente al fianco del Faraone in ogni Cerimonia pubblica. Anche nei dipinti e nelle incisioni sui monumenti si ritrova spesso a fianco del marito in pose molto affettuose Come nel particolare del tempio di Luxor dove la Regina sembra accarezzare affettuosamente la gamba di una delle  colossali statue di Rmseth.

Nefertari influì anche nelle decisioni militari del marito, ma soprattutto in quelle diplomatiche.

E’ stata, infatti,  trovata una ricca documentazione che la riguarda, circa un Trattato di Pace e di Alleanza con il popolo del regno Ittita, nemico storico dell’Egitto. Negli scavi di Ḫattuša,  la capitale ittita, sono state ritrovate copie delle lettere, scritte in alfabeto cuneiforme, riportanti la corrispondenza tra Nefertari e la regina Puduheba, moglie del sovrano ittita  Hattusil III.  I contatti epistolari e i numerosi scambi di doni fra le due Regine, ebbero sicuramente influenza positiva sul processo di pace fra i  due popoli.

Nefertari morì a 40 anni circa, nel 25° anno di regno di Ramseth, compianta da tutti. La Regina avrebbe dovuto essere a fianco del marito  in occasione del viaggio del Sovrano per celebrare la fine dei lavori del complesso templare di Abu Simbel; qui, a fianco dell’imponente Tempio dedicato ad Horo ed Osiride,  Ramseth aveva voluto dedicarle un piccolo Tempio. Probabilmente, però, Nefertari non vi partecipò.  Una  leggenda racconta che la Regina sia stata colta da malore e sia morta  proprio sulla soglia del Tempio.
Il  Faraone, dunque, aveva di  lei altissima considerazione; lo  confermano anche, le pitture che la rappresentano della stessa sua grandezza  e la straordinaria tomba  che volle per lei nella Valle delle Regine, nell’attuale sito di Deir-el-Medina.
Molti  i titoli a  lei   attribuiti, fra i quali,  quelli di: "Signora di grazia",  "Colei per cui splende il sole" “Dolcezza d’amore”,  “Grande sposa del re”, “Moglie di dio” “Signora del basso e dell’alto Egitto” “Signora della Due Terre”… titolo, quest’ultimo, riconosciuto solo ai  Sovrani.