L'archeologo Belzoni nel 1818, dopo numerosi ed inutili tentativi da più parte, riuscì a penetrare nella Piramide di Kefren e ad esplorarla. Egli trovò l'ingresso principale, occultata da tre enormi blocchi di granito, sulla facciata nord a 12 metri circa d' altezza dal suolo.
Il turista che arriva a Gizah e si trova di fronte le tre Piramidi, l'impressione che ne riceve a prima vista é che la Piramide di Kefren sia più alta di quella di suo padre, il faraone Keope.
Non é così. Semplicemente, la piramide di Kefren poggia su uno zoccolo roccioso più alto di oltre 10 metri.
L'intero complesso funerario, composto di più elementi, era delimitato da un perimetro dal lato non inferiore ai 340 metri, dallo spessore variabile ma non inferiore a 7,60 metri per un'altezza di 2,80.
Alta 143 metri circa, la Piramide di Kefren, a base quadrata con lato 215,16 metri ed un'inclinazione di 50° 20', manca del pyramidion, sostituito da una piattaforma; depredato del rivestimento esterno di pregiata pietra di Turah, conserva di questo soltanto una minima parte.
Come per il faraone Keope, anche questa Piramide poggia su un nucleo di roccia opportunamente sagomato, livellato e rinforzato, a nord-est ed a sud-est, da un terrapieno di calcare proveniente dalle locali cave.
Oltre all'ingresso principale, sulla facciata nord si apre un secondo ingresso ad altezza del pavimento, trovato bloccato da tappi di chiusura e occultato da lastre di pietra; anche questo, scoperto dal grande archeologo padovano.
Da questo ingresso parte un corridoio discendente largo poco più di 1 metro e alto 1,20 che si spinge attraverso il nucleo roccioso per 41 metri; prosegue orizzontalmente per altri 20 metri, quasi a livello della superficie del suolo, prima di risalire per ulteriori 26 metri.
Poco oltre, 6,70 metri circa, si trova la Camera Funeraria. Lunga più 14, 17 metri e larga più di 5, la cripta ha pareti alte 5,24 metri ed è sormontata da un soffitto a "V"rovesciato, per un'altezza totale di 6,84 metri.
Una seconda camera sepolcrale fu trovata un po' più in alto ed anche una seconda entrata, ad un'altezza di 12,90 metri dal suolo. Da qui parte un corridoio discendente di 37 m che percorre il massiccio in muratura e si spinge nel nucleo roccioso sotterraneo; proseguendo orizzontalmente per ulteriori 52 metri, raggiungere un bloccaggio in granito e la Camera-Funeraria del Sovrano (di cui sopra). Scavata nella roccia a livello delle lastre del soffitto, questa é interamente rivestita di blocchi e lastre di granito.
Qui Belzoni scoprì il sarcofago, levigato all'interno ed all'esterno, ma vuoto.
Era incassato nei blocchi del pavimento fino al coperchio, anche questo levigato e con chiusura a scorrimento, ma ridotto in due pezzi. Era stato ricavato da un unico blocco di granito della misura di 2,63 metri di lunghezza per 1,07 di larghezza e con pareti della spessore di 23 cm. circa.
Tutt'intorno alla Piramide si apriva un cortile largo 10,47 metri pavimentato con lastre di calcare bianco e delimitato da mura spesse 3 metri e mezzo circa per un'altezza di 8 metri.
Appena fuori di questo recinto, lungo il lato meridionale della Piramide, sorgeva il Tempio Funerario per il Culto del Re, lungo quasi 112 metri.
Il Vestibolo d'ingresso, in pregiati blocchi di granito e pavimentato con luccicanti lastre di alabastro, era provvisto di un tetto sostenuto da Pilastri.
Doveva essere molto spettacolare, a giudicare dai suoi resti. Un vestibolo, infatti, portava ad un corridoio attraverso cui si accedeva ad un porticato retto da pilastri, di straordinaria, raffinata bellezza, vero trionfo di statue del Sovrano.
La prima Sala Ipostila (a cielo aperto) era divisa in tre sezioni serrette da: 8 pilastri, poi 4 e infine 2. Nella prima sezione erano stati ricavati due serdab (che si suppone ospitassero due state del Re), più altre due colossali statue.
A metà circa della terza sezione, un breve corridoio conduceva ad una seconda Sala Ipostila disposta per lunghezza e sorretta da una doppia fila di 5 pilastri di granito. Attraverso un corridoio si accedeva ad un ampio cortile, 30 metri per 18, pavimentato con preziosa pietra di alabastro. Tutt'intorno correva un ampio camminamento su cui si aprivano 16 atrii affiancati da altrettanti Pilastri e statue del Sovrano.
L'accesso non doveva essere consentito a tutti ed a tutti gli ambienti.
Dal fondo del camminamento, infatti, partivano 5 brevi passaggi per altrettante sale le quali dovevano ospitare statue del Faraone ed era qui che terminava lo spazio pubblico: oltre quella zona potevano andare solo i Sacerdoti addetti al culto funerario del Re.
In prossimità del Tempio Funerario furono trovate cinque fosse per Barche Funerarie tutte, però, vuote.
Direttamente dal Vestibolo del Tempio Funerario partiva la Strada Processionale, lunga 494,60 metri, che, adattata alla topografia del posto, subì un dislivello di 50° circa. Delimitata da un muro di blocchi di calcare locale, pavimentata con calcare grezzo, dopo un percorso di 494,60 metri raggiungeva il Tempio a Valle.
Questo era un vero gioiello, scopito come una scultura. In pregiatissimo granito rosso di Assuan, a pianta quadrata di 44,80 metri per un'altezza di oltre 13, aveva due porte d'accesso in legno larghe 2,80 per 6 metri di altezza.
Due coppie di sfingi fiancheggiavano le due Entrate, al centro delle quali era stata ricavato un vano contenente, presumibilmente, una statua.
Due lunghi corridoi, partendo dai due ingressi raggiungevano un'enorme sala a "T" coperta da un soffitto sostenuto da 16 colonne a sezione quadrata all'interno della quale erano state collocate 23 statue in diorite ed alabastro. Raffiguravano il Sovrano seduto sul trono e con la testa circondata dalle ali di un falco scolpito sulla sommità dell'alto schienale.