L'archeologo dilettante, nauralmente o, per la precisione, lo pseudo-ricercatore.
Accadde quando, all'inizio el secolo scorso, fu rinvenuta la famosa Bblioteca di Ninive di re Assurbanipal: una raccolta di 20mila tavolette di straordinario valore, sia pure non tutte in perfetto stato.
Un gran fermento scoppiò in tutto il mondo e molti illusi si precipitarono in Egitto convinti di trovare anche lì qualcosa del genere, poiché ve n'era già una ad Alessandria d'Egitto.
Trovarono infatti, tra le rovine del Tempio di Ammon, a Tebe, un numero imprecisato di tavolette e gridarono alla scoperta del secolo.
Quello che vi era tracciato sopra, con mano incerta, però, mise in difficoltà alcuni di loro, ma non trattenne altri dall'azzardare le più strampalate interpretazioni.
Soltanto dopo un studio serio si scoprì che non si trattava di una Biblioteca, ma delle tavolette su cui gli scolari del Tempio si esercitavano nei loro compiti: brutta copia, diciamo oggi, di compiti pien di errori, correzioni ed imprecisioni.