TEORIE sulle PIRAMIDI

TEORIE sulle PIRAMIDI



E' ormai accertato che la storia delle Piramidi è legata a vicende dinastiche, ma che non mancarono componenti politiche, religiose e soprattutto sociali. Volerne attribuire, però, anche caratteristiche  esoteriche e misteriche, contribuisce solo ad alimentare disinformazione storica e culturale. Le informazioni acquisite attraverso ricerche e studi seri ed accurati permettono oggi di affermare che le Piramidi egizie erano proprio delle tombe reali all'interno di un monumentale complesso architettonico. 

La disputa nasce da un'apparente incoerenza che per alcuni é difficile accettare: la fatica di ammassare quasi 25 milioni di tonnellate di pietra al solo scopo di seppellirvi tre persone, ossia i  faraoni Keope, Kefren e Micerino. Tale sforzo sembra davvero eccessivo e per questo si cercano altre  teorie alternative a quella della Piramide intesa come  sepoltura.

Già Erodoto accettava tale teoria: che fosse sepolto il corpo oppure lo spirito del Sovrano, la funzione funeraria della Piramide era accertata ed accettta.

La costruzione di una "Dimor Eterna", ossia della MER, solida e protetta , per consentire al Faraone defunto di identificarsi con Osiride, divenne lo scopo principale della società egizia la quale, della figura del Faraone , aveva fatto il garante della propria serena esistenza. 

Il popolo egizio concentrò ogni sforzo  nella realizzazione di un progetto grandioso ed ambizioso che potesse occupare una manodopera costituita dalla totalità della popolazione.

Qualcuno replica che tale sforzo immane avrebbe potuto essere diretto alla realizzazione di un'opera più utile; ad esempio l'irrigazione. In realtà, all'epoca l'irrigazione, sia pur locale, era più che efficiente.

E c'é chi si interroga sull'interruzione di quel tipo di costruzione.

La risposta, forse, sta nell'evoluzione avvenuta nella società: da economia rurale, la società si era trasoformta in vita comunitaria. Forse perché l'obiettivo principale, più che la sepoltura del Sovrano, era la concentrazione della popolazione e la creazione di uno Stato centralizzato... proprio come avvenne.

Progettare Piramidi aveva creato una nuova società mai esistita prima: uomimi uniti da un lavoro collettivo attraverso il quale acquisire una coscienza nazionale... proprio come avvenne. 

Forse perché l'obiettivo principale non era  la sepoltura di chi o quale Sovrrano, ma un programma di lavoro attraverso cui  costruire un nuovo ordine sociale sconosciuto ad altre società.

Complessi architettonici così colossali ed imponenti dovettero richiedere l'impiego di una manodopera specializzata e non improvvisata ed una capacità di progettazione e di costruzione davvero straordinaria e non ultima,  la capacità di cambiamento del progetto o addirittura di abbandono in presenza di fattori che, oggi,  non si conoscono ancora.    Paradossalmente,  per capire veramente come sono state costruite le Piramidi, bisognerebbe smontarle...    Una ad una,  però, poiché per ognuna di esse fu adottato uno schema di costruzione diverso dal precedente.

Uno degli errori che si compiono oggi più frequentemente è tentare di formulare  teorie  quasi esclusivamente sulla base  di dati archeologi incompleti,  ma anche di fare comparazioni di tipo sociale con lo stato dell'Antico Egitto o peggio ancora, attraverso alcune enunciazioni di antichi studiosi ( Greci e Latini).
Quale é stato il risultato?
Che accanto a teorie serie e di metodo, ne sono spuntate altrettante strane e cervellotiche che nuocciono alla Storia e che hanno portato a quel fenomeno chiamato "Piramidologia".

Che cos'é la Pitamidologia?
E' una pseudo-scienza nata dalle enunciazioni di scienziati (matematici, fisici ed astronomi), scrittori ed esoterici.  Soprattuto i secondi, solamente giocolieri della parola, senza il minimo supporto di conoscenze archeologiche, hanno formulato teorie ed opinioni sulla funzione, datazione, tecniche di costruzione di Piramidi e della Sfinge (quelle di Gizah) assolutamente fantasiose.
A partire dall'inizio del secolo scorso, mistici ed esoterici hanno attribuito alle Piramidi finalità esoteriche, cabalistiche, ecc... giungendo talvolta a negare perfino la sua vera funzione e destinazione, che è quella di tomba reale.
La battaglia per una seria informazione dura ancora oggi. Anzi, é più che mai viva.
Da una parte ci sono ricerche e studi seri come quelli dell'archeologo e architetto francese J. Philippe Lauer o dell'archeologo belga J. Capart e dall'altra pseudo studiosi come Duval o J. Usher, solo per citarne qualcuno.
Stupisce anche che ricercatori seri come W. Kingsland o C. Piazzi-Smith, che pur riconoscendo alla Piramide una funzione funeraria, abbiamo espresso la loro convinzione circa altre finalità.

Altrettanto accesa è la disputa sulla datazione delle Piramidi.
Sono in tanti ancora oggi, disinformati da libri e articoli che hanno il solo scopo di far cassetta, ad essere convinti che le Piramidi o... più esattamente, "La Piramide", poiché quando se ne discute lo si fa  riferendosi alla piramide di Keope, sia retrodatabile di diversi millenni.
Chi più di altri ha contribuito alla diffusione di  questa pseudo-scienza  é stato proprio Piazzi-Smith,  astronomo reale di Scozia e studioso serio e  stimato.
Egli avvalorò le teorie di un altro ricercatore, J. Taylor, secondo il quale la costruzione della Piramide, nella sua grandiosità e perfezione,  non  può essere  opera umana ma di esseri illuminati e superiori.  Taylor ne attribuì la costruzione agli Hyksos, di origine semita. Per farlo, però, dovette retrodatare l'invasione degli Hyksos in territorio egizio, affermando che a guidarli fosse Sem, figlio di Noè.
L'invasione degli Hyksos,  dimostrano invece ricerche e studi, avvenne molto più tardi.
L'astronomo Piazzi-Smith era un indiscusso professionista ed un eccellente ricercatore, ma anche un abile manipolatore (lo dimostrerà con la sua enunciazione sul "cubito di Memfi");   il suo appoggio, perciò,  diede credito ad una  teoria astratta e fantasiosa  come quella  di Taylor che venne (per comprensibili motivi) immediatamente ed entusiasticamente accolta ed appoggiata in Scozia ed Inghilterra da ambienti presbiteriani ed ebraici.